Dei di Innir e Narr

Entrambi venerano Than, il dio del cielo e credono che questo sia pieno degli spiriti dei loro morti, e che quelli più valorosi e potenti siano stati resi tanto luminosi dal loro dio da essere scorti perfino dalla terra (le stelle).
Ogni credente di Than deve andare in pellegrinaggio almeno una volta nella sua vita ma preferibilmente ogni anno presso il Monte della Creazione dove Than forgiò il primo Narr, che secondo le leggende era tutt'uno col suo cavallo. Presso la montagna si trova l'unico insiediamento stabile dei Narr dove si tiene anche annualmente il concilio degli sciamani. Questa ricorrenza genera un grande flusso di viaggiatori Innir attraverso la confederazione durante il quale spesso accadono disordini.
Sebbene sia nominata principalmente durante il travaglio di donne e cavalle gode di un certo rispetto e venerazione, specie tra le donne dei clan, anche la figlia prediletta di Than: Rpona, detta la Madre dei Cavalli o la Luminosa che brilla più grande e forte di ogni stella, ma che giocosa come una ragazzina spesso nasconde parte o tutto il suo splendore (la luna).
Gli spiriti-animale sono diversi per ogni clan. Ad essi vengono fatti periodicamente dei sacrifici più o meno cruenti a seconda dello spirito. Usualmente è considerato foriero di grande sfortuna per un membro di un clan uccidere un animale della razza del suo spirito-animale, anche per autodifesa.
Gli Innir venerano anche Occhi di Stelle, lo sciamano che ebbe la visione della terra presso cui dovevano migrare, e che guidò la migrazione. In suo onore si scavano profonde fosse in cui vengono accesi dei fuochi che sono specialmente graditi a lui se alimentati dalle carcasse dei nemici dei clan. Nelle terre degli Innir si trova anche il santuario della Stella Pellegrina che è stato costruito nel punto in cui la stella guida che aveva condotto lì gli Innir toccò il suolo.

Civilità e Dei degli Agari

Sono più alti della media degli umani, usualmente biondi e con il viso spigoloso. Parlano una lingua dura e gutturale. Sono organizzati in famiglie più o meno allargate, in cui non c'è però un vero concetto di matrimonio.
Per gli Agari è importante la discendenza, quindi poter nominare il proprio padre e magari addirittura il padre del proprio padre è per loro un segno di nobiltà.
Nelle famiglie uomini e donne hanno gli stessi diritti, ma essendo il potere basato sul concetto che è il più forte che comanda raramente le donne hanno un ruolo di importanza all'interno di una famiglia.
Gli Agari venerano uno o più dei cinque principi da cui si dice sia originata la loro razza. Essi sono noti come Principe di Ghiaccio, Principe Rosso, Principe di Ferro, Principe del Vento e Principe del Sole. Essendo queste divinità poco più che una primitiva forma di venerazione degli elementi naturali, del sangue e del potere conquistato con la forza i sacrifici e le festività ad essi legati sono spesso altrettanto primitivi e brutali comprendendo spesso il sacrificio di nemici, animali o anche membri della stessa famiglia. A dispetto di questo gli Agari, seppur molto superstiziosi non sono davvero religiosi e quindi i preti-guerrieri che dirigono i culti dei principi sono usualmente poco potenti all'interno della famiglia, a meno che naturalmente non siano più forti di tutti gli altri.

Civilità e Dei dei Kir

Fisicamente paragonabili agli umani come taglia, ma più agili e dotati di artigli retrattili di rispettabile pericolosità i Kir abitano la parte più profonda del bosco di Aerin, che dividono volentieri solo con gli elfi del sud e si mostrano ostili verso tutti gli altri che entrano nel loro territorio senza essere stati invitati.
La loro società è matriarcale e organizzata in nuclei familiari che collaborano con altri solo per quanto riguarda la caccia e negli incontri di matrice religiosa. I Kir venerano Kissa la cacciatrice, che viene raffigurata come una Kir dall'espressione feroce e dotata di 4 braccia, spesso ghermente una preda. Oltre a questo culto i Kir venerano la natura in sé.
Essendo piuttosto curiosi per natura spesso i giovani Kir intraprendono viaggi o esplorazioni che sono una specie di prova per il raggiungimento dell'età adulta e che spesso si traduce in agguati o cacce all'uomo, specie contro Innir ma anche contro incauti cacciatori umani.
I kir disdegnano l'uso di armi voluminose a cui preferiscono i loro artigli o artigli posticci da combattimento, usualmente di fattura elfica. La presenza della confederazione è per i Kir grande fonte di curiosità e capita spesso che i giovani una volta sperimentata la vita cittadina, decidano di non tornare nelle loro terre di origine.

Gli Uomini-Lupo Verreni

Fisicamente simili agli umani ma più robusti e sgraziati e meno avvenenti i Verreni erano una popolazione molto primitiva, che aveva appena scoperto il fuoco e venerava un sanguinario dio lupo, quando fu colonizzata dai ben più civilizzati Nani delle Isole. Questi li convertirono al culto della Madre (dei Nani) e insegnarono loro i rudimenti della lavorazione della pietra e del metallo, sfruttando nel contempo a loro vantaggio le ingenti risorse minerarie del territorio montuoso abitato dai Verreni. In seguito però alle parole di un prete della Madre Verreno si scatenò un'eresia che sosteneva che i Verreni erano i veri figli della Madre e che i nani non erano che un abominio della loro razza. Questo provocò una tremenda insurrezione che spazzò via i nani dalle terre Verrene e culminò con crocifissioni ed altre brutalità.
Da allora i Verreni venerano la Madre (loro) e hanno dato alla loro civiltà un'impronta matriarcale, sebbene il ruolo di guerrieri sia esclusivamente maschile ed essi abbiano ancora un considerevole potere, grazie anche alle armi di ferro che ora sono in grado di costruire. Il culto del Dio Lupo è comunque sopravvissuto come divinità minore e i Verreni usano ancora vestirsi con pelli di lupo, prendere le teste dei nemici uccisi e realizzare abiti e armi cerimoniali con le loro ossa.
Gli uomini-lupo sono considerati incivili e selvaggi in tutte le terre prossime al loro territorio, e vengono a malapena tollerati nelle città orientali della Confederazione Viatica. Nelle terre del Protettorato Settentrionale, che fa parte dell'Impero di Arcos sono considerati nemici e attaccati a vista.